Io sono ciò che sono, non ciò che possiedo.
Anch’io per molti anni ho faticato a mostrare le mie parti positive e negative; perché è difficile riconoscere ed accettare anche le nostre parti buie, nascoste, fragili.
Che fatica vivere aggrappati ad una immagine di sé e degli altri superficiale!
Per tanti anni, senza esserne consapevoli e senza chiedere ‘aiuto’, abbiamo passato i nostri anni a consolarci guardando gli errori degli altri.
…. pagliuzza e trave.. Lc 6,41
Nella psicologia ciò viene chiamata ‘proiezione’, cioè ciò che non accetto di me lo vedo fuori di me!
Attraverso il cammino di conversione entriamo nella nostra camera oscura e con un grande lavoro di ‘accettazione’ curiamo le nostre ferite.
Solo così potremo vedere noi e l’altro così com’è, solo così lasceremo entrare la luce che illumina ogni cosa.
Non avremo più paura di essere trasparenti, piccoli, indifesi, paurosi e bisognosi di aiuto, ma scopriremo anche tante cose belle !
L’occhio lucerna del corpo. Mt 6, 22-23
Maria Luisa Giogoli